Casa

Respiro la notte ed ascolto il silenzio,

guardo le mura ma ho solo tormento.

 

Davanti a casa, indugio.

Il buio mi assale e non trovo la luce,

sto male, non sento la voce che dice:

che bello già sei a casa.

 

Risate e colori e il tuo candore.

Tutto rivive come allora,

il tuo sorriso sul viso,

dall’alto il tuo richiamo a salire

e la mia gioia nel vederti apparire.

 

Ma ora non salgo, non entro

perché tanto non ti troverò dentro.

 

Cattedrale nel deserto, fredda e vuota

come immagine del tempo che fu:

Tu eri il tutto e il resto era niente…

 

 

Ma quello splendore sul viso, mi aspetta felice:

 

Dall’alto mi chiama.

Per sempre scolpito,

ogni sera il tuo candido sorriso. 


                                                    (Mauro)